Weekly Playlist N.11 (2020)

 

Tirate pure un sospiro di sollievo, perché su queste pagine non troverete (mai) foto di medici stremati e camion carichi di bare pensate appositamente per farvi sentire in colpa per la passeggiata di stamattina – così come niente che riguardi anche solo vagamente le noie di questo mondo; difatti, l’unica raccomandazione che Pagan Storm (come qualsiasi webzine in generale, anche se non sempre sembra essere così) può avere il diritto di darvi, a prescindere da virus ed altre inezie, è quella di non perdere di vista le uscite discografiche che si stanno susseguendo nel perpetuo disinteresse generale.
Per questo motivo e molti altri ancora, adesso che avete augurato una pronta guarigione al buon vecchio Chuck Billy e qualcosa di meno carino ai Rhapsody, la redazione è qui a ragguagliarvi come ogni giovedì su ciò che ci si prospetta nei prossimi giorni sul piano strettamente musicale: il primo di aprile si avvicina e sarà quantomeno interessante vedere quali scherzetti ci si potrà inventare in questo particolare momento storico, ma state sicuri che
il terzo giorno del mese venturo si farà in ogni casp molto più sul serio viste le uscite finora confermate. Tra queste, meritevoli di parecchia attenzione sono i neerlandesi Duivel, progetto in cui ritroviamo a sporcarsi mani ed ugola anche i due membri degli Urfaust di nuovo alle prese con la più sulfurea ortodossia Black Metal (non senza piacevolissime sorprese e twist di originalità) di cui sarà intriso il debut Tirades Uit De Hel”, come potete iniziare a giudicare voi stessi dalla traccia di apertura “Schim Der Wreken”. Assai meno convenzionali sono invece le altre due novità che vi proponiamo oggi, sugli scaffali rispettivamente il 17 aprile e l’8 maggio: le allucinazioni uditive di “Uusi Teknokratia” sono una valida assicurazione per tutti i sostenitori dei finlandesi Oranssi Pazuzu, molto attesi con il loro nuovo audio-trip denominato Mestarin Kynsi”, mentre le vibrazioni da singolone acchiappacharts bagnato di oscurità in “Veronica’s Room” rendono già imperdibile Black House”, ossia il ritorno dei tedeschi e sempre meno anneriti Secrets Of The Moon dopo un intero lustro dal game-changer “Sun”.
A questa tripletta di breaking news lo staff si permette, non senza un po’ d’amor di patria che tanto va di moda in questi giorni, di aggiungere “Guilt Of Discipline” dei riminesi Deadly Carnage ripescandola dal disco del 2011 Sentiero II – Ceneri”: anche da quelle parti la situazione non è proprio rose e fiori a quanto sembra, quindi in bocca al lupo ai regaz e aspettiamo con pazienza il nuovo album attualmente in lavorazione.
Come però dice il saggio, sempre meglio un full di cui non si sa nulla oggi che un live di cui si sa solo che non avverrà domani; e lo hanno capito bene i sostenitori dei norvegesi Ancient, le cui quattro date speciali previste in Italia paiono le ennesime a passare in cavalleria senza che ormai si sollevi più alcun clamore. In un periodo in cui le principali testate giornalistiche nel paese mostrano tutta la fallacia del proprio sistema d’informazione, chi scrive non se la sente proprio di colpevolizzare i vari promoter per la poca chiarezza riguardo annullamenti o eventuali rimandi di sorta (l’unico di cui siamo a conoscenza è quello del Centrale Rock Pub di Erba al 7 novembre), quindi per ora limitiamoci ad ascoltare la title-track di Trolltaar” auspicando tempi migliori e la sua riproposizione dal vivo come inizialmente previsto.
E se per voi “tempi migliori” coincide con “seconda metà degli anni Novanta” allora tenetevi forte, perché delle bombe come quelle oggi recuperate dalle mensole mai impolverate della redazione non le vedevate almeno dall’invasione del Kosovo: il tris tutto nordico si apre con i barocchismi dei Covenant a.D. 1998, allora forti di una line-up eufemisticamente niente male e di un sophomore record dal titolo Nexus Polaris”, sulla cui grandezza vi ragguagliamo con quell’evergreen avanti di anni luce sui tempi che è “Bizarre Cosmic Industries”; non bastasse, due anni prima di mettere firma, voce e basso sulle squisite melodie che state udendo, il già pimpante Nagash aveva già esordito col suo progetto personale Troll sulla stessa Damnation Records che soltanto l’anno precedente aveva pubblicato proprio l’EP prima citato dei connazionali Ancient: piccolo il mondo se sei norvegese, ancor di più se sei metallaro negli anni ’90 (come forse oggi), e nel disgraziato caso non conosciate ancora gli esiti di quelle registrazioni correte prima di subito ad ascoltare Drep De Kristne” partendo da “Naar Solen Blekner Bort” che abbiamo incluso oggi. Terminiamo dunque la manche di consigli, ascolti e riproposte varie ed eventuali dello staff con un debutto fieramente fuori tempo (1995), fuori zona (Svezia) e fuori moda (Black/Thrash con un tono di chitarre da far invidia ai Bathory di “Blood Fire Death”, ancora prima che ci pensassero Darkthrone e Aura Noir); qualora non bastasse la copertina a chiarire il ricercato stilnovismo in cui sguazzano da sempre i Nifelheim, una “Witchfuck” messa lì apposta a chiudere la playlist sgombrerà il campo da qualsiasi incomprensione.
Non crediate però che il ritmo della selezione odierna sia tutto in salita, poiché in apertura c’è già da nascondersi davanti all’ira di Tom Warrior e della bestiale “A Thousand Lies”: cannonata tra le più feroci contenute nell’opus primum dei Triptykon, Eparistera Daimones”, uscito esattamente dieci anni fa e dunque prima delle due ricorrenze di questa settimana; per il secondo compleanno bisogna poi passare dalla Svizzera all’Austria, e dal 2010 al 1995, in modo da fare gli auguri ad un altro debutto illustre ma anche parecchio sui generis: probabilmente una sbirciata alla scaletta vi ha già rivelato la presenza del classico “Flight Of The Nazgul”, quindi rimettete mano a quel diamante grezzo intitolato Lugburz” e godetevi dei Summoning ancora sbarbatelli a metà selezione.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Triptykon“A Thousand Lies” (from Eparistera Daimones”, Century Media Records 2010)

2. Covenant“Bizarre Cosmic Industries” (from Nexus Polaris”, Nuclear Blast Records 1998)

3. Duivel“Schim Der Wreken” (from Tirades Uit De Hel”, Ván Records 2020)

4. Secrets Of The Moon“Veronica’s Room” (from Black House”, Prophecy Productions 2020)

5. Oranssi Pazuzu“Uusi Teknokratia” (from Mestarin Kynsi”, Nuclear Blast Records 2020)

6. Summoning“Flight Of The Nazgul” (from Lugburz”, Napalm Records 1995)

7. Deadly Carnage“Guilt Of Discipline” (from Sentiero II – Ceneri”, De Tenebrarum Principio 2011)

8. Ancient“Trolltaar” (from Trolltaar (EP)”, Damnation Records 1995)

9. Troll“Naar Solen Blekner Bort” (from Drep De Kristne”, Damnation Records 1996)

10. Nifelheim“Witchfuck” (from Nifelheim”, Necropolis Records 1995)

Michele “Ordog” Finelli

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